Roma, 23 febbraio 2021 – “Con la sentenza del TAR del Lazio, abbiamo ottenuto un grande risultato per le estetiste nella loro battaglia contro le chiusure indiscriminate nelle zone rosse e abbiamo immediatamente scritto ai Ministeri interessati ed ai Presidenti delle Regioni”. Lo hanno dichiarato in una nota Antonio DE TATA, Presidente di CONFASSOCIAZIONI Servizi alla Persona e Roberto PAPA, Segretario Generale di Confestetica e Vice Presidente CONFASSOCIAZIONI SAP.
Il Tar del Lazio, con la sentenza TAR LAZIO ha annullato l’efficacia del DPCM del 14 gennaio 2021, in cui si prevedeva la chiusura dei centri estetici in zona rossa. La sentenza è immediatamente esecutiva ed è valida su tutto il territorio nazionale. Le attuali e future ordinanze che dovessero determinare nuove zone rosse, non potranno far altro che tener conto che i centri estetici, per effetto della sentenza, potranno rimanere aperti, così come lo sono sempre stati i barbieri e parrucchieri. Questo è anche il contenuto della missiva che abbiamo inviato, insieme al Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo DEIANA, alla Ministra GELMINI, al Ministro SPERANZA e ai Presidenti delle Regioni (LETTERA SAP 22022021).
La sentenza arriva al termine di una vigile attività di spinta di Confestetica l’associazione nazionale maggiormente rappresentativa delle estetiste e delle imprese di estetica associata di CONFASSOCIAZIONI Servizi alla Persona che ha promosso il ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo del Lazio per opporsi ad un provvedimento apparso da subito illegittimo e in contrasto con il rispetto delle parità di genere.
“Un grande plauso va fatto – ha affermato il Presidente di CONFASSOCIAZIONI SAP Antonio DE TATA – alla tenacia ed alla determinazione della nostra associata Confestetica e del Suo Segretario Generale Roberto PAPA. Sostenere queste iniziative è il primo dei tanti obiettivi che CONFASSOCIAZIONI Servizi alla Persona si prefigge di perseguire in costante affiancamento alle categorie da essa rappresentate. Con l’aiuto e la spinta della grande massa critica di CONFASSOCIAZIONI (oltre 1 milione e 215mila iscritti e 690 tra associazioni professionali e di imprese) lavoreremo affinché la disparità di genere venga sempre contrastata con vigore all’interno delle stanze della politica italiana e delle istituzioni tutte. Lavoreremo affinché vi sarà un dialogo sempre più attivo tra le reali rappresentanze dei lavoratori e le istituzioni per promuovere confronti sempre più costruttivi e proficui”.
“Da 14 anni siamo al fianco delle estetiste – ha concluso Roberto PAPA, Segretario Generale di Confestetica e Vice Presidente di CONFASSOCIAZIONI SAP – ed abbiamo ritenuto doveroso presentare il ricorso al Tar a tutela di una disposizione arbitraria del precedente Governo che ha penalizzato un settore già fortemente in crisi per via della pandemia. La categoria dell’estetica è da sempre considerata tra le più virtuose per quanto concerne il rispetto delle norme igienico-sanitarie adottate all’interno dei propri centri e tra quelle che più di tutte ha investito per dotarsi di tutti i dispositivi previsti per la prevenzione dal virus. La sentenza del TAR ha dato giustizia alle decine di migliaia di professioniste che da sempre operano nel pieno rispetto delle regole e, soprattutto, ha contrastato in maniera netta un provvedimento sessista che aveva palesato una disparità di genere considerando che il 90% dei centri estetici è gestito da donne. Continueremo nella nostra battaglia in difesa della categoria e da oggi saremo più incisivi grazie alla vicinanza e sostegno di CONFASSOCIAZIONI Servizi alla Persona che da subito ha dimostrato grande sensibilità per la nostra categoria divenendone portavoce istituzionale”.