CONFASSOCIAZIONI e CODICI insieme per aiutare i professionisti a uscire dalla crisi
Roma, 10 ottobre 2013 – “Il carattere di emergenza sociale che ha assunto il disagio economico rende necessaria l’implementazione di strategie specifiche di sostegno ai soggetti in difficoltà – ha affermato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di CODICI – siano essi consumatori, famiglie, professionisti o imprese. Ed è proprio per rispondere a tale esigenza che abbiamo deciso, insieme ad Angelo Deiana, Presidente di CONFASSOCIAZIONI, di stipulare un Protocollo d’Intesa che ci impegna ancor più di quanto fatto finora nel contrasto del sovraindebitamento e dell’usura. Tutto ciò attraverso la realizzazione di una rete dedicata di sportelli diffusi su tutto il territorio nazionale”.
“D’altra parte, i dati sui fallimenti delle imprese italiane e quelli sulla conseguente crisi di lavoro per i professionisti associativi ma anche ordinistici che operano nei servizi all’impresa sono impressionanti – ha affermato Angelo Deiana – La crisi economica non fa prigionieri: molti ricordano gli impatti sul sistema imprenditoriale, pochi ricordano i problemi di tutti i professionisti e, in particolar modo, di quelli delle associazioni professionali che, per loro natura, sono più esposti al mercato”.
“I dati CRIBIS e Infocamere raccontano storie drammatiche. Il numero delle aziende costrette a chiudere i battenti è in forte aumento: negli ultimi quattro anni i fallimenti sono cresciuti del 65%. Ed il 2013 – ha continuato Deiana – è l’anno peggiore: in media, ogni giorno si registrano circa 40 fallimenti sul territorio nazionale. Si calcola che dall’inizio della crisi (2009), si siano registrati quasi 50.000 fallimenti, di cui 3.637 solo nei primi tre mesi del 2013 che rappresentano il peggior periodo anche per quanto riguarda la mortalità delle imprese (meno 31.351 unità). La crisi ha colpito forte in Lombardia dove si è registrato il 23,32% dei fallimenti, 848 imprese chiuse nel primo trimestre 2013 e 10.819 chiuse dall’anno 2009; ma anche la situazione del Lazio è preoccupante: 385 fallimenti (il 10,59% sul totale nazionale) e 4848 dal 2009. A seguire il Veneto con 312 chiusure nell’anno corrente (8,58%) e 4.609 fallimenti dal 2009, Emilia Romagna (308), Campania (291), Toscana (281), solo per citarne alcune”.
“Bisognava fare qualcosa – ha rilanciato Ivano Giacomelli – perché non si poteva stare fermi a guardare professionisti, consumatori ed imprese lasciati a sé stessi. E’ per questo che il Protocollo tra CODICI e CONFASSOCIAZIONI prevede una serie importante di iniziative fra cui la più importante è il lancio di una rete di sportelli su tutto il territorio nazionale che metterà a disposizione dei professionisti, delle loro famiglie e delle imprese con cui interagiscono, servizi di consulenza ed assistenza legale su situazioni di sovraindebitamento, accesso al credito, prestiti negati, iscrizione centrale rischi, esecuzioni immobiliari, fallimenti e protesti. Senza dimenticare l’usura, l’altro lato oscuro di questa crisi. La rete offrirà consulenza sia nella fase stragiudiziale che giudiziaria e assistenza nelle richieste di accesso ai fondi per la tutela delle vittime dei reati di usura e racket”.
L’insieme delle iniziative previste dal Protocollo verrà presentato in un’apposita conferenza stampa congiunta nel mese di novembre in cui verranno illustrati anche i principali dati dell’impatto della crisi su professionisti, imprese e famiglie.