“Soddisfazione per la riammissione dei dipendenti degli studi professionali tra i beneficiari della cassa integrazione in deroga, ma anche un richiamo di forte attenzione affinché il Governo si adegui al parere del Parlamento e della Conferenza Stato-Regioni”.
Roma, 5 febbraio 2014 – “Soddisfazione per la riammissione dei dipendenti degli studi professionali tra i beneficiari della Cassa Integrazione in deroga ma anche un richiamo di forte attenzione affinché il Governo tenga in debito conto e si adegui al parere del Parlamento e della Conferenza Stato-Regioni”. Lo ha dichiarato in una nota VINCENZO ACQUAVIVA, Vice Presidente di CONFASSOCIAZIONI con delega a Formazione, Welfare e Previdenza.
“Si tratta di un primo passo, certamente molto importante, ma al momento insufficiente a superare l’iniqua divisione che relega i professionisti tutti, ordinistici ed associativi, ad un ruolo di secondo piano in termini di tutele nell'attuale scenario del mondo del lavoro. Ieri abbiamo portato la nostra forte solidarietà alla conferenza stampa organizzata a Roma da CONFPROFESSIONI, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL,UILTUCS-UIL con la partecipazione dei vertici della nostra Confederazione all’importante manifestazione. L'obiettivo di CONFASSOCIAZIONI – ha continuato Acquaviva – è quello di aiutare il sistema istituzionale a comprendere che le soluzioni per combattere e vincere i momenti di crisi devono affrontare sempre più il tema dei servizi professionali che rappresentano ormai un sesto del PIL del nostro Paese.
“Bisogna essere chiari nelle richieste: siamo un mondo che non ha solo "bisogni di salvaguardia" perché siamo il mondo dell’innovazione e della competizione anche su base internazionale. Siamo anche un mondo – ha continuato Vincenzo Acquaviva che è anche Presidente di FederMiddleManagement – che deve poter rappresentare in maniera significativa le proprie istanze ed il proprio valore soprattutto in materie che devono garantire la necessità di competere attraverso l’aggiornamento e la capacità di essere elemento trainante con la formazione”.
“E’ anche per questo che CONFASSOCIAZIONI si unisce alla richiesta di poter disporre di un giusto welfare e di tutto quello che permetta ai professionisti di essere trattati, se non in modo equivalente ad altri settori più protetti, almeno in modo che non sia penalizzante per la propria competitività”.
“Il nostro è un punto di vista pragmatico. Sappiamo che è facile chiedere, ma è altrettanto evidente che il momento che vive il Paese, dal punto di vista economico, non permette grandi voli di fantasia. E’ per questo che CONFASSOCIAZIONI – ha concluso Acquaviva – ritiene che sia invece possibile attuare interventi a costo zero, con manovre intelligenti ed innovative, che risultino di effettivo aiuto a questo vasto mondo di professionisti. Stiamo preparando una serie di proposte in tal senso che invieremo al mondo politico ed istituzionale per trovare le soluzioni adatte, pur nei limiti che abbiamo indicato, a rilanciare il sistema associativo e professionale nel suo complesso”.