Roma, 17 ottobre 2014 – “Bene la manovra espansiva annunciata dal Governo ma ci chiediamo qual è il “TAEG” complessivo per i singoli cittadini? Aumenta o diminuisce? Perché gli operatori finanziari devono dichiarare il proprio indice sintetico di costo e lo Stato no? Per saperlo concretamente, CONFASSOCIAZIONI lancia l’Operazione Sentinella”. Lo ha dichiarato in una nota Angelo Deiana, Presidente di CONFASSOCIAZIONI, la più grande Confederazione delle professioni innovative e dei servizi all’impresa che conta, in questo momento, 155 associazioni professionali e circa 245mila professionisti iscritti.
“Siamo stati favorevolmente colpiti dall’eliminazione del costo del lavoro dalla base imponibile dell’IRAP – ha continuato Deiana – che consentirà di non fare del lavoro dipendente un fattore anti-competitivo per imprese e per professionisti. Certo, il provvedimento avvantaggerà le aziende con il maggior numero di dipendenti ma, poiché sappiamo che il 4% delle nostre imprese fa circa il 58% degli occupati, è chiaro che è da lì che dobbiamo ripartire per rilanciare il mercato del lavoro. Restano comunque invariate altre due voci che rendono l’IRAP una tassa contro la crescita e difficilmente comprensibile a investitori italiani e stranieri: quelle sui profitti e sugli interessi passivi. Perché chi si finanzia sul mercato deve pagare un’imposta sugli oneri finanziari? E’ come se un cittadino dovesse pagare una tassa sul mutuo della propria casa”.
“E’ anche per questo che siamo contrari all’anticipo del TFR così come è stato congegnato. I problemi sono tanti ma i più importanti sono la tassazione sfavorevole sull’aliquota marginale (per i lavoratori a reddito medio si passa dal 22 al 33%) e il ricorso al sistema bancario per il quale si dovranno pagare interessi passivi e, di conseguenza, l’IRAP sugli stessi. Tutto questo vorrebbe dire – ha affermato Angelo Deiana – che quello che si diminuisce da una parte, si aumenta dall’altra. Un po’ come potrebbe succedere per le Regioni: si tagliano i trasferimenti dallo Stato alla periferia ma i cittadini potrebbero subire un aumento della tassazione complessiva a causa delle crescita delle imposte locali”.
“Il timore profondo è che lo stesso possa accadere con la stretta sulla previdenza privata e complementare. Se la tassazione delle Casse ora al 20% salirà al 26% e quella sui fondi di previdenza complementare dall’11,50% al 20%, ancora una volta i cittadini non capiranno se guadagnano o perdono dall’insieme dei provvedimenti presi. Vogliamo ribadire un principio – ha sottolineato Deiana – tassare il risparmio dei professionisti e dei lavoratori non è affatto uguale a tassare le rendite finanziarie speculative. Senza dimenticare che stiamo ancora cercando di capire se ci sarà per il 2014 il blocco dell’aliquota della Gestione Separata INPS per le partite IVA esclusive, richiesto a gran voce anche la settimana scorsa dal nostro Vice Presidente Vicario, Riccardo Alemanno. Negli incontri avuti con il Governo ci sono state date rassicurazioni ma vogliamo vedere le carte”.
“Tutta questa incertezza fa sorgere spontanea una domanda: perché – ha affermato il Presidente di CONFASSOCIAZIONI – i cittadini non devono poter sapere, in modo trasparente e comprensibile, quali siano se i livelli di tassazione complessivi? Perché gli operatori finanziari devono esporre il loro indice sintetico di costo (TAEG) e lo Stato non deve far conoscere il proprio includendo le imposte degli enti territoriali e le famigerate clausole di salvaguardia comprese? Possibile che investiamo tante risorse in authority indipendenti e si riesce ad averne una che ci aiuti a capire se e come aumenti o diminuisca il livello di tassazione nei confronti di lavoratori e professionisti?”
“Sono queste le motivazioni per cui CONFASSOCIAZIONI ha deciso di lanciare una grande iniziativa di trasparenza, l’“Operazione Sentinella”. Un’operazione – ha concluso Deiana – che vedrà la nostra Confederazione impegnata nella costruzione di un Osservatorio sulla Tassazione dei cittadini al quale lavoreremo con le principali associazioni dei consumatori, ma anche insieme a tutti coloro che vorranno collaborare, organizzazioni di rappresentanza o centri di ricerca che siano, compresi gli stessi organismi governativi. Cercheremo di far capire in modo semplice e chiaro come cambiano le tasse a livello nazionale, regionale e comunale per ogni categoria e, se ci riusciremo, addirittura per ogni individuo. Metteremo al servizio di questa complessa operazione le grandi competenze dei nostri professionisti ma, allo stesso tempo, siamo aperti alla collaborazione di tutti”.