Roma, 23 marzo 2016 – “Continuano i miei incontri di promozione delle professioni associative. A dimostrazione di ciò gli ottimi risultati di una due giorni romana all’insegna della comprensione del valore e utilità del nostro lavoro di esperti visuristi”. Lo ha dichiarato in una nota Mario BULGHERONI, Vice Presidente CONFASSOCIAZIONI con delega a Diritto, Patrimonio e Territorio.
“Le interlocuzioni con il presidente di Confedilizia, Giorgio SPAZIANI TESTA, con il presidente dell’Ordine dei Geometri e dei Geometri Laureati, Maurizio SAVONCELLI, con il consigliere dell’Ordine degli Ingegneri, Angelo VALSECCHI, con il sottosegretario di Stato del Ministero della Giustizia, Cosimo Maria FERRI e, soprattutto, la piena disponibilità da parte di tutti nel voler fare squadra ci stimolano ad andare avanti con maggiore determinazione e vigore – ha continuato BULGHERONI che è anche presidente di A.V.I. (Associazione Esperti Visuristi Italiani, ndr). È proprio attraverso il confronto con altre realtà professionali che si costruisce il percorso all’eccellenza. Mettendo sinergicamente in campo tutte le competenze sono certo si possa creare un iter operativo comune, più rapido, più efficiente ed efficace. Con un obiettivo semplice, ma forte: facilitare lo snellimento di pratiche burocratiche e rendere giustizia sia alla Giustizia sia al Consumatore”.
“Fare rete in maniera funzionale e strategica e garantire trasparenza, velocità, efficienza nel sistema Italia – ha proseguito il vicepresidente di CONFASSOCIAZIONI, Mario BULGHERONI – sono nel DNA delle nostre associazioni professionali e soprattutto della nostra Confederazione, CONFASSOCIAZIONI, ad oggi 221 associazioni professionali rappresentative di oltre 415mila professionisti, che indubbiamente ha avuto, ed ha, un ruolo fondamentale per il riconoscimento delle professioni associative”.
“Rappresentiamo una parte fondamentale del sistema nervoso dell’economia italiana, quel mondo di competenze – ha concluso il presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo DEIANA – in grado di generare, da solo, il 9% del PIL nazionale e, con le aziende collegate, ben il 21%. Un mondo consapevole del fatto che migliorare la qualità della vita, del territorio, del lavoro non è un dovere, ma è un diritto. Quello di noi tutti italiani”.