Roma, 3 marzo 2017 – “Lo scorso 3 febbraio il Senato ha approvato la delega al governo per la riforma delle procedure concausali, del fallimento e delle procedure per le crisi da sovraindebitamento. Una riforma organica ed importante che impatterà su tanti professionisti italiani, soprattutto e ovviamente, per quelli in crisi”. Lo ha dichiarato Marco Recchi, Vice Presidente CONFASSOCIAZIONI con delega alle Relazioni Sindacali.
“Elaborata dalla commissione Rordorf, a completamento e integrazione delle disposizioni normative varate nel decreto 83/2015, la riforma – ha continuato Recchi – punta ad allineare la normativa italiana sul tema dell’insolvenza con quella già in vigore negli altri paesi membri della Comunità Europea. Con importanti ripercussioni sulle aziende, sui professionisti e sui consumatori italiani”.
“Per poter parlare, però, di un nuovo Testo Unico dell’insolvenza – ha ribadito il Vice Presidente – è necessario procedere all’armonizzazione normativa su base comunitaria. E CONFASSOCIAZIONI, come nelle fasi precedenti che hanno portato all’approvazione della riforma, segue anche questo iter di lavori parlamentari. La motivazione è presto spiegata: prima di tutto per monitorare che i singoli provvedimenti siano rispondenti a principi di equità. E, in secondo luogo, ma di uguale importanza, che tali provvedimenti siano utili per risolvere realmente, e senza inutili conseguenze, le crisi economiche nelle quali potrebbero trovarsi i professionisti iscritti”.
“Indubbiamente la riforma approvata è di tutto rispetto – ha concluso il Vice Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Marco Recchi –. Dalle variazioni lessicali – si parla di liquidazione giudiziale e non più di fallimento – a quelle sostanziali per cui, a titolo esemplificativo, scompare il fallimento d’ufficio, scompare l’attuale distinzione delle soglie di reddito (sopra la quale puoi fallire e sotto la quale no) e si adotta un unico modello processuale per l’accertamento dello stato di crisi o di insolvenza del debitore così da velocizzare l’iter procedurale attivato. Il nostro esserci nel monitoraggio dell’iter parlamentare vuole essere un contributo partecipativo e propositivo per il sistema Paese e fare di questa riforma un vero strumento utile per i nostri professionisti, le imprese e i consumatori”.