Roma, 22 maggio 2017 – “Dieci anni di crisi economica richiedono oggi soluzioni creative e nuove vie di sviluppo. Fare squadra e restare uniti è la risposta del Sud alla crisi”. Lo ha dichiarato Filomena Tucci, Responsabile Coordinamento Sud Italia di CONFASSOCIAZIONI.
“Come espresso nel Manifesto del Sud lanciato da CONFASSOCIAZIONI nel 2014 – ha continuato Tucci che è anche responsabile Governance Iassp – il Mezzogiorno è l’importante convitato di pietra in tutte le discussioni sulla crisi e sulle ricette per il rilancio della crescita: parte fondamentale e spesso dimenticata rappresenta il 35% della popolazione italiana e circa un quarto del PIL italiano. Il convegno “Le Vie del Mare. Una modernità senza tempo di una Terra Magna” che si svolge martedì 23 maggio presso l’IISS Pacinotti Fermi (con inizio alle ore 10.00) offre con il suo parterre di relatori un buon piano di lavoro per parlare del Sud, delle sue potenzialità inespresse, delle opportunità che può offrire”
“La scelta di Taranto non è casuale – ha proseguito Alfredo Foresta, presidente di Visioni da Sud, l’associazione promotrice del convegno – poiché rappresenta da sempre l’emblema della Terra Magna, quel Sud intriso di cultura che ha generato lo sviluppo della civiltà. Oggi quello stesso Sud è il Mezzogiorno, cronica bocciatura dal 1870. Aldilà di pensieri negativi e catastrofici che possono spontaneamente sorgere valutando la realtà attuale, è opportuno guardare all’Italia e all’Europa in maniera propositiva e progressista – non dimentichiamo che le rotte marittime del Golfo di Taranto rappresentano ancora la più moderna infrastruttura che collega l’Europa all’Oriente – e dove il nostro Sud vuole recuperare il suo storico ruolo di Terra Magna” .
“Il Sud può rispondere concretamente e positivamente alla crisi – ha concluso la Responsabile Coordinamento Sud Italia di CONFASSOCIAZIONI, Filomena Tucci – grazie al lavoro in rete. E il patrocinio di CONFASSOCIAZIONI, la rete delle reti, vuole rappresentare proprio questo pensiero. Uniti possiamo vincere e diventare modello di rilancio per l’Italia tutta, grazie al nostro patrimonio culturale, turistico, enogastronomico che tutto il mondo ci invidia. Per sostenere nel migliore dei modi tutto ciò è necessario sia lavorare sul capitale professionale e umano, sia optare per investimenti maggiori nelle infrastrutture materiali e immateriali per trovare nuove soluzioni a vecchi problemi. Come ad esempio riaprire l’interesse sui collegamenti via mare così da ovviare ad un problema storico e sempre più critico del Mezzogiorno e cioè il collegamento per le vie tradizionali”.