Roma, 5 marzo 2018 – “Firmato oggi il protocollo d’intesa con il Tribunale di Firenze per regolare l’iscrizione all’Albo dei CTU. Il nostro obiettivo è quello di rendere più efficiente il sistema giudiziario attraverso la qualità dei nostri professionisti”. Lo ha dichiarato in una nota, Mario BULGHERONI, Presidente di CONFASSOCIAZIONI Imprese e Consumatori.
“Sono sempre più frequenti i casi – ha ricordato Mario BULGHERONI, che è anche Presidente dell’AVI, Associazione Professionale Esperti Visuristi Italiani – in cui il giudice necessita di una conoscenza esperta in materie in cui trova difficoltà nell’attribuire un significato tecnico ai fatti sotto il profilo del diritto. È divenuto quindi sempre più importante che il giudice possa avvalersi di Consulenti Tecnici d’Ufficio. Le competenze, maggiormente richieste sono costituite da ingegneri, architetti, geometri, periti industriali, agenti immobiliari, amministratori immobiliari, e figure affini, oppure esperti in materie bancarie, finanziarie e fiscali, mediche, nonché traduttori e interpreti, periti calligrafici, agronomi. Per questo motivo esiste l’Albo CTU del Tribunale, a cui sono iscritti i soggetti professionali che hanno le caratteristiche riconosciute per svolgere questo importante ruolo”.
“E’ per questo che, grazie alla disponibilità e alla sapienza della Dott.ssa Marilena RIZZO, Presidente del Tribunale di Firenze, CONFASSOCIAZIONI ha oggi sottoscritto un protocollo di intesa che ha per oggetto le regole per far parte dell’Albo dei CTU del Tribunale stesso. Per iscriversi a tale Albo – ha continuato il Presidente di CONFASSOCIAZIONI Imprese e Consumatori – viene richiesta una speciale competenza, ai sensi dell’art. 15 disp. att. c.p.c. Altro elemento basilare è la specchiata moralità del richiedente. Per l’Albo è poi prevista una revisione sistematica da compiersi ogni quattro anni”.
“Sono grato a tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo importante risultato, un ulteriore nostro contributo – ha sottolineato Angelo DEIANA, Presidente di
CONFASSOCIAZIONI – al servizio dello Stato e di un sistema giudiziario che deve offrire giustizia ed efficienza ai cittadini. Si tratta di un primo passo a cui seguiranno altre azioni su due differenti linee di indirizzo. La prima è quella, operativa, di estendere questo protocollo anche agli altri Tribunali del nostro Paese. La seconda è quella per cui dobbiamo far emergere anche a livello di processo civile l’esistenza della Legge 4/2013 e delle professioni associative”.
“Per il momento – ha concluso Angelo DEIANA – la previsione dell’art. 14 prevede la partecipazione nella commissione preposta alla valutazione delle domande della Camera di Commercio per chi non è iscritto a un albo professionale, ma dobbiamo e vogliamo considerarla una fase transitoria in attesa di un cambio legislativo che chiederemo e che inserisca anche le professioni associative nel sistema del processo civile. Nel frattempo, dobbiamo lavorare insieme alla CCIAA, magari di concerto con il Tribunale, affinché si costituisca un tavolo di lavoro con rappresentanze di terzo livello come CONFASSOCIAZIONI, che dia modo a tutti di comprendere e valutare come esistente la speciale competenza richiesta dall’art. 25 delle disp. att. del c.p.c. per l’inserimento nell’Albo CTU”.