Milano, 19 giugno 2015 – “Il comportamento etico nelle imprese crea reputazione, alimenta la fiducia reciproca e rende più efficace ed efficiente qualsiasi aspetto lavorativo. Ed è per questo che abbiamo creduto e voluto il progetto “Etica Professionale nelle Imprese”, partito lo scorso anno e patrocinato dal comune di Milano, da Confprofessioni e da Confassociazioni di cui si parlerà il prossimo 24 giugno nella città ospite dell’EXPO”. Lo dichiara in una nota Claudio Antonelli, vice presidente di Confassociazioni con delega ad Etica e alla Cultura professionale.
“Abbiamo ritenuto importante – prosegue Antonelli che è anche presidente di PIU – dedicare, il pomeriggio del 24 giugno, nella cornice di Palazzo Sormani, un momento di approfondimento. Durante “L’impegno delle imprese per l’etica: i comportamenti professionali alla base della sostenibilità” (http://www.professionipiu.it/uploads/Convegno_PIU’_24_giugno.pdf) presentiamo, con il supporto di interessanti testimonianze, i risultati ricavati dall’analisi. L’appuntamento (che prevede una partecipazione gratuita ma con obbligo di registrazione su eventi@professionipiu.it, ndr) è un’occasione straordinaria perché permette di ragionare sulle prospettive di sviluppo dell’etica nelle imprese e sul contributo che possono dare le professioni che, essendo i nodi della rete organizzativa, sostengono la catena del valore”.
“Nello studio condotto – continua Claudio Antonelli – abbiamo trovato molte aziende indifferenti così come altre che gestiscono il tema etico solo di facciata sottraendosi perfino a un’intervista impegnativa. Però abbiamo anche incontrato casi davvero eccellenti per impegno e convinzione. I settori che si sono dimostrati maggiormente sensibili sono stati la finanza, l’etica e le imprese cooperative”.
“Tanta è la strada da fare per attivare un comportamento virtuoso utile a far comprendere – conclude il vice presidente di Confassociazioni – quanto l’etica professionale sia un pilastro fondante del sistema di business di qualsiasi impresa, sia essa profit oriented che non-for-profit. È indispensabile per assicurare equità nei rapporti tra utenti e professionisti, per garantire equilibrio nella concorrenza e per privilegiare il merito”.