Roma, 6 aprile 2020 – “Nell’emergenza COVID19 che ancora quotidianamente registra vittime anche tra i medici sarebbe necessario rafforzare i percorsi professionali specialistici che vediamo ancora fortemente trascurati”. Lo ha dichiarato in una nota Giuseppina BONAVIRI, Vice Segretario Generale con delega alle Aree Smart di CONFASSOCIAZIONI Management.
“Sulla base delle esperienze di altri Stati all’avanguardia sarebbe strategico – ha continuato BONAVIRI che è anche medico psichiatra e Ph.D in Neuroscienze sperimentali e cliniche – attivare un percorso professionale specialistico al cui interno il medico viene seguito direttamente dal suo Ordine su base territoriale. Il posto di specializzazione dovrebbe essere ibrido, sia fisso che mobile, a seconda delle dimensioni e della tipologia della struttura dove si effettua. Anche cambiando il proprio luogo di lavoro, se e quando necessario, così da prevenire momenti di alta emergenza come quello che si sta vivendo in questo periodo”.
“E invece nel Cura Italia – ha evidenziato BONAVIRI – non viene approvato lo stanziamento per finanziare 5mila nuove borse aggiuntive di specialità medica. Una mancanza che in un momento come questo avrebbe potuto colmare l’imbuto formativo che ormai blocca da anni migliaia di giovani medici esclusi dalla formazione specialistica di eccellenza italiana. Senza dimenticare che avrebbe portato nuove risorse fresche negli ospedali, invece di essere costretti a richiamare un pur straordinario team di medici in pensione che rischiano, però, ogni giorno la propria vita in prima linea contro il virus. Bisogna pensarci subito, magari già nel Decreto Aprile che il Governo sta preparando. Finanziamo ora le borse di studio e saremo pronti a ribattere colpo su colpo a qualsiasi ritorno o qualsiasi altra pandemia nei prossimi anni. Prevenire è sempre meglio che curare”.
“Lo stesso Cura Italia – ha proseguito la BONAVIRI – ha trasformato in direttamente abilitante la laurea in Medicina, pur di poter usufruire di circa 10mila medici per far fronte alle mancanze emergenziali nel SSN. Ora, sarà pure un’emergenza a cui bisogna rispondere in fretta ma è impensabile che debba funzionare così. Bisognava pensarci, purtroppo, molto prima cercando di innovare e di comprendere che, per poter essere un Paese seriamente attrezzato con unità sanitarie adeguate nelle zone centrali come in quelle periferiche, è fondamentale avere una classe medica composta da professionisti veramente specializzati”.
“Siamo consapevoli di quanto sia importante avere un sistema sanitario più specializzato di quello già straordinario che abbiamo nel nostro Paese e sappiamo anche – ha concluso il Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo DEIANA – che alimentarlo e migliorarlo non è una strada facile da percorrere. Bisogna essere pronti a mettere a frutto tutte le occasioni compresa questa, drammatica, del Covid19, avendo presente che l’emergenza è importante ma l’orizzonte è il futuro. Come sappiamo bene noi di CONFASSOCIAZIONI, le competenze teoriche si devono arricchire di esperienza con l’esercizio sul campo e con gli approfondimenti specialistici. E’ per questo che riteniamo sia anche importante finanziare fin da subito percorsi formativo/professionali adeguati alle varie esigenze. A quelle ordinarie e soprattutto a quelle straordinarie come questa. Perché con la salute delle persone non si può scherzare”.
#Confassociazioni #laretedellereti #pensarealfuturo