"Standardizzare le procedure esecutive immobiliari a livello nazionale per velocizzare e dare certezza alla giustizia civile"
Roma, 4 novembre 2013 – “Per velocizzare e rendere più certa la giustizia civile sarebbe necessario standardizzare le procedure esecutive immobiliari al fine di ottenere un procedimento uniforme su tutto il territorio nazionale che eviti brutte sorprese o ritardi infiniti”. Lo ha dichiarato in una nota, Mario Bulgheroni, Vice Presidente di CONFASSOCIAZIONI con delega a Giustizia e Diritto.
“Per gestire un’impresa di qualsiasi dimensione, che tratti di consulenze, servizi piuttosto che di forniture di beni strumentali, il risultato qualitativo ed economico si basa per la maggior parte sulle procedure poste in essere. Perché la nostra giustizia civile dovrebbe comportarsi altrimenti? – ha continuato Bulgheroni – E’ un po’ quello che dovrebbe succedere, su altri versanti come quello sanitario, con i costi standard. Vi sarebbero risparmi, rapidità e maggiore certezza del diritto”.
“D’altra parte, lo sappiamo tutti: la giustizia civile è lenta e farraginosa. Non si può continuare così: da qualche parte si deve iniziare. Un esempio potrebbe essere quello riferito alle procedure immobiliari esecutive e fallimentari. Non tutti i Tribunali si comportano in maniera uniforme. Così si crea solo confusione per il cittadino che approccia il mondo delle aste per aggiudicarsi gli immobili – ha affermato Bulgheroni che è anche Presidente dell’AVI Associazione Visuristi Esperti Italiani – e le brutte sorprese, purtroppo, sono all’ordine del giorno”.
“Si è convinti di aggiudicarsi un’immobile dopo aver versato il saldo e solo successivamente si viene a conoscenza che su quell’immobile gravano formalità pregiudizievoli (ad esempio sequestri oppure citazioni). Ma c’è di più: per la cancellazione di tali formalità non è competente il Giudice dell’Esecuzione o del Fallimento, bensì il Giudice di merito al quale il cittadino a proprie spese con l’ausilio di un legale deve presentare apposita istanza al fine di ottenere il provvedimento che, fra l’altro, è indispensabile per ottenere ad esempio il mutuo o per mettere in vendita l’immobile”.
“Standardizzare la giustizia civile senza sconvolgere l’impianto normativo esistente è l’uovo di colombo. Le procedure potrebbero essere elaborate da “comitati” composti dai consulenti professionali dei Tribunali come, ad esempio curatori, custodi, CTU: si produrrebbero vantaggi di carattere economico cospicui alla PA, si eviterebbero passaggi farraginosi per arrivare ai medesimi risultati, si renderebbe più rapida la risoluzione delle pratiche. E’ per questo – ha concluso Mario Bulgheroni – che, nei prossimi giorni, scriverò a nome di CONFASSOCIAZIONI al Ministro della Giustizia ed al Capo Dipartimento della Giustizia Civile per offrire la personale disponibilità dei professionisti delle organizzazioni confederate a costruire un tavolo pilota dove elaborare, senza alcun costo per il Ministero, le prime procedure standard da sottoporre ai Tribunali”.