"Approvate finalmente le note metodologiche sui fabbisogni standard degli enti locali, il primo passo per il superamento del perverso meccanismo della spesa storica"
Roma, 3 gennaio 2013 – "Mentre ci si affanna con gli ultimi Decreti a tagliare e moltiplicare le nostre spese, è passata del tutto inosservata la notizia più importante per far quadrare i nostri conti pubblici: che la COPAFF (Commissione tecnica paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale) lo scorso 23 dicembre ha approvato definitivamente le note metodologiche dei “fabbisogni standard di Comuni e Province” per tutte le funzioni fondamentali". Lo dichiara in una nota Federica De Pasquale, Consigliere Delegato di CONFASSOCIAZIONI per i Public Affairs.
"Trovo sinceramente imbarazzante che una notizia come questa sia stata totalmente ignorata sia dal mondo della politica che da quello produttivo del nostro Paese. Mi auguro – prosegue la De Pasquale – che su questo punto si possa attuare una vera campagna d'informazione e che il Parlamento e tutte le altre Istituzioni coinvolte esprimano in tempi rapidi il proprio parere perché, come ha sottolineato anche Marco Stradiotto, SOSE, nonché componente dell’Osservatorio Parlamentare di CONFASSOCIAZIONI: "Si tratta di un passaggio storico, finalmente si inizia concretamente a mettere in discussione il perverso meccanismo della spesa storica".
“La determinazione dei fabbisogni standard è sottovalutata da molti – ha continuato la De Pasquale – pur essendo, invece, da anni, il vero obiettivo che si doveva raggiungere per bloccare lo spreco dei fondi pubblici ed al contempo guardare ad una "saggia" allocazione degli stessi in termini di qualità dei servizi nell'interesse dei cittadini, delle imprese locali e dei liberi professionisti che operano soprattutto nel settore pubblico. Un'operazione tecnicamente complessa, quella dell'individuazione dei fabbisogni standard, portata avanti in stretta collaborazione tra SOSE, IFEL e COPAFF.
“Per capire di cosa parliamo – conclude Federica De Pasquale che in CONFASSOCIAZIONI ha anche la delega per le Pari opportunità – potremmo sintetizzare il tutto in questa domanda che in futuro tutti gli Enti locali si dovranno porre: 'Qual è la spesa giustificata per un certo servizio date le caratteristiche della popolazione e del territorio del Comune?' Naturalmente tenendo conto di una serie di variabili che hanno consentito di valutare le diverse specificità locali. Risulta evidente che se si procedesse con una messa a regime dei fabbisogni standard già da quest'anno, come avverrà per il comparto sanitario in merito ai costi standard, questo ci permetterebbe una migliore gestione dei fondi dello Stato e, quindi, dei nostri soldi”.