Roma, 6 febbraio 2017 – “Approvate le modifiche della Legge regionale Toscana 73/2008. E prossima delibera della giunta per accesso fondi europei pmi anche ai professionisti. Un ulteriore passo in avanti per l’equiparazione dei professionisti intellettuali alle imprese per la piena accessibilità ai fondi di sostegno”. Lo ha dichiarato Franco Pagani, vice presidente CONFASSOCIAZIONI con delega a Giustizia e Università.
“La Toscana, come già aveva fatto in precedenza, continua ad essere un positivo paradigma per tutti gli altri legislatori regionali della nostra Italia, adottando interventi a bassissimo costo economico, ma dall’alto contenuto in termini di ricadute positive sul tessuto produttivo – ha proseguito Pagani, che è anche vice presidente della Commissione Regionale dei Soggetti Professionali, presieduta da Enrico Rossi. Frutto di un grande lavoro di concertazione dell’intera commissione regionale, tale modifica legislativa, a parte leggere sfumature velocemente e unitamente risolte, ha trovato pieno riscontro nella giunta e poi in consiglio. Tanto che, nella sua forma attuale, la Legge 73/2008 dà un importante impulso alla sinergia interprofessionale e alla capacità strategica, tipica del mondo delle professioni intellettuali, nell’interagire con l’istituzione regionale.”
“Tre i punti da evidenziare, consequenziali la modifica – ha concluso il vice presidente, Franco Pagani. L’allineamento della menzionata legge alle novità intervenute con la Legge 4/2013, la quale ha regolamentato le professioni prive di proprie leggi istitutive e di relativo ordinamento. Secondo punto il miglioramento dell’assetto funzionale della commissione e infine l’istituirsi di un osservatorio delle professioni intellettuali toscane con il riconoscimento dell’alto valore aggiunto in termini di innovazione, struttura e produzione di PIL. Un risultato, questo, che a cascata determina altri risvolti positivi. Primo fra tutti uno sviluppo strategico di rete a beneficio dell’intera collettività e il perdurante sguardo attento al sostegno per i giovani”.