Roma, 17 febbraio 2015 – “La battaglia di CONFASSOCIAZIONI contro l’eccessiva tassazione dei giovani professionisti e degli iscritti alla Gestione Separata INPS continua a tutti i costi per individuare un’equità contributiva che in questo momento manca del tutto”. Lo ha dichiarato in una nota Franco Pagani, Vice Presidente di CONFASSOCIAZIONI con delega a Giustizia e Università.
“Ogni intervento sul welfare – ha continuato Pagani – deve considerare l’effettiva capacità contributiva delle professioni intellettuali. Deve imporre che individui con la stessa capacità contributiva, appunto, siano tassati in eguale misura. Deve tener conto, anche, dei processi di diversificazione territoriali”.
“E’ per questo che, in un momento in cui i segnali di ripresa si fanno sentire lontani, i sistemi locali possono svolgere un ruolo fondamentale – ha affermato Franco Pagani che è anche Vice Presidente dell’APE, Associazione Periti Esperti. In questo contesto, la Regione Toscana ha saputo ancora una volta giocare d’anticipo, riconoscendo un ruolo fondamentale al mondo delle professioni intellettuali. Come da specifico impegno preso dal Presidente della Regione Enrico Rossi, durante il convegno del 16 gennaio scorso, dove erano presenti l’Assessore al Lavoro Gianfranco Simoncini e il Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo Deiana, alcune recenti determinazioni della Giunta Regionale hanno sancito la partecipazione dei Vice Presidenti della Commissione dei Soggetti Professionali (un membro per le professioni ordinistiche e uno per le professioni associative) al tavolo di concertazione regionale che si occupa dei programmi comunitari FSE e FESR”.
“Un grande successo di posizionamento strategico per le professioni associative – ha concluso Pagani – anche perché i giovani professionisti della nostra Confederazione lamentano da molto tempo un’errata applicazione di un sistema fiscale e contributivo che, come sappiamo, è basato su una ideologia errata e superata. E’ per questo che CONFASSOCIAZIONI reclama una vera applicazione del principio di equità verticale che si basi su una reale attività di redistribuzione del reddito. Una redistribuzione basata su competenze, meritocrazia e concorrenza. Il nostro motto è: se sei più bravo devi guadagnare di più”.