Roma, 18 gennaio 2018 – “Un’occasione per fare un bilancio delle politiche adottate dalla Regione Toscana per lo sviluppo delle attività professionali. È questo il focus del convegno che si svolge domani a Firenze presso il Teatro della Compagnia, (via Cavour n. 50/R) “Le professioni intellettuali in Toscana: dalla Legge regionale 73/2008 alle misure a favore dei liberi professionisti”. Lo ha dichiarato Franco Pagani, Vice Presidente Vicario aggiunto di CONFASSOCIAZIONI.
“L’evento organizzato dalla Regione Toscana con la Commissione dei Soggetti Professionali quale suo organo tecnico – ha continuato Pagani, che è anche Vice Presidente della Commissione Regionale delle Professioni della Toscana – si inquadra nella più ampia portata collaborativa avviata da anni tra l’istituzione regionale e le rappresentanze accreditate delle professioni intellettuali sia di quelle regolamentate (legge 4/2013) che di quelle ordinate. L’esperienza, prima in Italia, ha consentito da un lato a far incontrare in modo più puntuale le esigenze di un mondo produttivo professionale con gli organi regionali attraverso anche l’attuazione di politiche di sostegno delle professioni con una particolare attenzione all’aggregazione interprofessionale, ai giovani e alle donne. E dall’altro ha dato la possibilità all’ente regionale di avvantaggiarsi, per le sue funzioni istituzionali, della specifica conoscenza settoriale dei saperi di alto livello specialistico che ha questo segmento della società civile”.
“L’incontro di domani, 19 gennaio, rappresenta la prima tappa di una diffusione sul territorio di questo lavoro – ha concluso il Vice Presidente Vicario aggiunto di CONFASSOCIAZIONI, Pagani – affinché tutti i professionisti ne vengano a conoscenza. In tal modo attraverso la loro funzione economica, sociale e strutturale sostenuta da questi nuovi strumenti possono concretamente portare vantaggi non solo alla loro attività lavorativa, ma a tutta la collettività. E diventare virali ponendosi come esempio per tutta l’Italia dei professionisti. Certo bisogna avere pazienza e guardare a un orizzonte temporale più ampio scegliendo come alleato il tempo. Perché le politiche di sostegno all’innovazione e alla competizione passano da misure che hanno il coraggio di superare il breve periodo. E l’esempio più evidente che tutto ciò è possibile è dato proprio dalla Regione Toscana”